L'attività nasce nel 2021 da soci che hanno esperienza decennale nel settore. Il rappresentante legale e socio di maggioranza è Roberto Alvarado, cittadino italiano di origine
ecuadoregna, giunto in Italia nel 1996 e residente a Rimini.
La storia di Roberto è particolarmente rilevante, tra le tante storie (quasi sempre molto
positive) di persone nate e cresciute dall'altra parte dell'Oceano Atlantico:
infatti, oltre che essere da traino nello spostamento in Italia per gran parte della sua numerosa famiglia, è diventato un vero e proprio punto di riferimento per la sua comunità d'origine, sia perché si è sempre
speso anche nel no-profit e sia perché ha conseguito risultati importanti in settori che sono, ancora oggi,
ben poco frequentati da cittadini cosiddetti ′extra-comunitari′, dove con tale termine si indica spesso
anche coloro che lo sono di origine ma che ormai sono diventati sostanzialmente italiani (com'è il caso di
Roberto: che dal 2015 è italiano anche formalmente).
Roberto, infatti, ha prima lavorato per anni nel settore della mediazione creditizia (dal 2004) e poi, pur
continuando a portare avanti l'attività di mediazione del credito, a partire dal 2011 ha iniziato ad occuparsi
anche di saldi e stralci immobiliari: e anche in quest'altra attività ha ottenuto notevoli risultati, chiudendo
numerose operazioni sempre in una logica del tipo ′win/win′, quindi a vantaggio anche del debitore
esecutato.
Il passaggio dai saldi e stralci immobiliari all'agire in proprio come piccolo investitore immobiliare è
stato, ad un certo punto, abbastanza naturale.
Ancora prima di occuparsi di immobili, a Roberto è sempre stata evidente la peculiarità italiana costituita
da un enorme patrimonio immobiliare di proprietà diffusa e, tuttavia, caratterizzato da un grado di qualità
media piuttosto alto: e, in tale consapevolezza, è stato favorito dalla sua provenienza da un contesto,
quello latinoamericano, profondamente diverso.
Da quando ha poi iniziato ad occuparsi di immobili (prima indirettamente, facendo mutui; poi
direttamente, facendo saldi e stralci e piccole operazioni immobiliari), Roberto si è sempre più reso conto
dell'importanza della riqualificazione del suddetto patrimonio immobiliare.
E di come tale processo di riqualificazione abbia, in sé, un potenziale economico enorme: in grado di
innescare una crescita stabile, anche senza necessariamente bisogno di fare nuove costruzioni ma
semplicemente riqualificando l'esistente.
Dal 2019 Roberto è stato quindi tra i soci fondatori del Consorzio Edilizio per la Casa (ConCasa),
orientato alla costruzione di case in legno, con un approccio innovativo per quanto riguarda l'acquisto del
terreno: che viene opzionato da ConCasa e poi, al raggiungimento della ′massa critica′ di promittenti
acquirenti, viene frazionato e fatto acquistare già ai singoli compratori, con cui poi ConCasa stipula un
contratto di servizi per la costruzione della nuova casa.
Negli ultimi tre anni, Roberto si è così sempre più avvicinato ai temi della sostenibilità ambientale e della
riqualificazione energetica, in un percorso di crescita anche personale: e il Covid ha rappresentato per lui
un ′acceleratore′ in tal senso, aumentandone la consapevolezza di quanto sia importante un'edilizia il più
possibile ′a misura d'uomo′ e bio-sostenibile.
E si arriva quindi al cosiddetto ′Decreto Rilancio′ del 2020 e al successivo sviluppo del mercato del
cosiddetto ′110′: in cui Roberto non si è buttato sin dall'inizio (anche perché ancora assorbito
completamente da mediazione creditizia e operazioni immobiliari, sia fatte da solo e sia nell'ambito di
ConCasa), fino a quando non si è meglio chiarita la situazione, all'inizio molto confusa ma che poi è
andata via via dipanandosi.